Nella Juchgasse di Vienna (Austria) la Klinik Landstraße vanta un nuovo pronto soccorso, più funzionale e moderno. Frutto di un dialogo costruttivo fra architetti e futuri operatori, la struttura monopiano di colore grigio scuro emerge dall’originario fabbricato a 17 piani risalente agli anni 1970, cui fa da contrappeso anche in virtù del particolare taglio obliquo della facciata, rivestita con pannelli compositi in alluminio PREFABOND color nero opaco. Ispirati dall’idea di voler realizzare un ambiente facilmente leggibile che agevolasse il contatto fra medici e pazienti, gli architetti Christian Formann e Stefan Puschmann della f²p architekten sono riusciti a catapultare le dinamiche operative della clinica nel XXI secolo. All’interno, grazie alla collaborazione con l’infermiera Michaela Sehnal e con la coordinatrice infermieristica Josefa Günthör, si sono attuati una suddivisione funzionale degli ambienti e un impiego sistematico dei colori. «Ritroviamo il bianco e lo stesso azzurro delle uniformi degli infermieri», spiega Michaela Sehnal. Il vetro abbonda come elemento per divisori così da favorire il contatto visivo con i pazienti e al contempo suscitare un senso di fiducia e di trasparenza.
Contributo decisivo degli operatori
Fin dall’inizio Formann e Puschmann hanno puntato molto sullo scambio di idee con i diretti interessati. Mai avrebbero concepito soluzioni alle loro spalle, anzi, si sono premurati di dare loro voce in capitolo. «In tutte le fasi è stato decisivo il beneplacito della coordinatrice e dell’infermiera!» Quest’ultima, anzi, ha contribuito in modo risolutivo a decisioni importanti sulla ristrutturazione e sul nuovo edificio, si è impegnata costruttivamente sul cantiere e ha trasmesso agli architetti molti desideri, informazioni e talvolta anche qualche critica. Di conseguenza, i numerosi dettagli obbligati come anche il design fondano su una base razionale e funzionale: un input che gli architetti hanno evidentemente saputo recepire e concretizzare. Quando si interviene su strutture già esistenti, in particolare nell’edilizia ospedaliera, le norme da osservare sono tante e ciò spesso limita il raggio d’azione dei progettisti; non per l’affiatato duo, tuttavia, che apprezza la sfida.
Un raffinato contrasto
Trattandosi di un corpo aggiunto, gli architetti volevano che per ciascun edificio restasse riconoscibile l’epoca di costruzione. Per questo motivo il pronto soccorso si presenta con eclettici e robusti pannelli compositi in alluminio PREFABOND dal taglio obliquo, un accorgimento che ha richiesto la fresatura del materiale sulla faccia posteriore e la realizzazione di una piega all’angolatura richiesta. Ciò ha consentito di montare la facciata senza ricorrere a profili aggiuntivi e di ottenere un effetto particolarmente lineare e ridotto. Un’ulteriore particolarità è che, così facendo, la superficie esterna resta del tutto intatta. All’interno una finestra a nastro assicura l’equilibrio ideale fra luminosità e privacy. Lastre di vetro promuovono la trasparenza nel rapporto fra personale e pazienti. Se necessario, è tuttavia possibile chiudere gli ambienti con apposite porte scorrevoli.
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