Rifacimento del tetto: quando il tetto è da rinnovare: Consigli di costruzione

Il tetto è danneggiato o addirittura pericolante?

Tegole o coppi vecchi, coibentazione insufficiente: la tua copertura, la sottostruttura o lo strato isolante non sono più conformi ai moderni standard?

Prima o poi arriva il momento in cui il vecchio tetto, la sottostruttura o anche lo strato termoisolante vanno urgentemente rinnovati per evitare che insorgano problemi anche a danno delle mura dell’edificio. Con la seguente guida vogliamo accompagnarti passo passo nella ristrutturazione del tuo tetto. Leggi i nostri consigli su cosa è necessario fare in fase di progettazione, quali sono gli elementi che devi assolutamente considerare nel preventivo e come portare a buon fine il tuo progetto di rifacimento.

1. Progettazione

Quando è necessario o consigliabile rifare il tetto? Che siano dettati da considerazioni tecniche o estetiche, i motivi che spingono a volere un tetto nuovo possono essere vari e tanti.

  • Vuoi ridurre il consumo di energia e quindi minimizzare le spese di riscaldamento tramite un intervento di risanamento termico ovvero energetico.
  • Vuoi installare un impianto fotovoltaico o solare. A questo proposito si distinguono impianti integrati e ad appoggio. I primi, come dice il nome stesso, sono compresi nella copertura. I secondi vengono montati sul tetto in via complanare alla superficie o su supporti metallici, premesso che l’inclinazione e l’esposizione lo permettano.
  • Sono presenti danni dovuti ad obsolescenza come perdite (per es. ingresso di acqua in corrispondenza di una finestra, ecc.).
  • Sono insorti danni irreparabili dovuti a condizioni meteorologiche estreme tipo tempeste o eccessivo carico di neve.
  • Si osservano difetti di natura fisico-tecnica come formazione di muffa o di condensa nella struttura del tetto, ovvero danni prodottisi in seguito ad errori costruttivi. Anche questi fenomeni rendono indispensabile il risanamento del tetto.
  • Il tetto è da rifarsi a seguito di un intervento di recupero del sottotetto o di altre misure di ristrutturazione o di ampliamento.
  • I motivi sono di natura estetica. Per esempio se il colore o il rivestimento del vecchio tetto sfogliano o non piacciono più o non armonizzano più con la nuova facciata.

Quali possibilità ci sono di rifare il tetto?

Fondamentalmente si distingue fra un rinnovo parziale, ovvero una riparazione, e un risanamento totale. Bisogna anche chiedersi se basti o si desideri soltanto una nuova copertura, ovvero se si vuole o si necessita di una miglioria termica o se addirittura si debba procedere a rifare l’intera orditura. Come prima cosa, va deciso a che uso destinare il sottotetto, per esempio se lo si vuole utilizzare a fini abitativi.

La sottostruttura (capriata, listellatura, tavolato, ecc.) va studiata specificamente per il prodotto di copertura scelto. Il dimensionamento dei listelli verticali e dei puntoni della capriata si deciderà in base ai requisiti statici.

In questo caso è consigliabile prevedere un tetto dalla struttura rispondente ai futuri requisiti. Anche l’eventuale aggiunta di lucernari o abbaini va opportunamente progettata. Volendo realizzare un sottotetto abitabile, è necessaria una struttura ventilata che attraverso la giusta circolazione dell’aria regoli opportunamente il clima ambiente, d’estate come d’inverno, e favorisca l’eliminazione dell’umidità. Le soluzioni tecniche possono essere varie; il metodo più utilizzato è quello dell’isolamento intradosso fra la travatura primaria. Se, tuttavia, si vuole mantenere un’orditura a vista, allora si ricorrerà ad un isolamento estradosso, utilizzato anche qualora si voglia coibentare ulteriormente un sottotetto già mansardato. Se per motivi strutturali non fosse possibile realizzare uno spessore isolante sufficiente fra le travi, si potrà sempre applicare un cappotto isolante interno sotto di esse. Questo tipo di isolamento intradosso costituisce un ulteriore livello costruttivo fra gli strati isolanti e riduce la funzione di ponte termico delle travi.

Qualora non si intenda recuperare il sottotetto, questo spazio può essere impiegato con funzione di spazio di ventilazione, sempre che le caratteristiche dell’immobile lo permettano. I tetti in metallo, ovvero le coperture per tetto e parete in lamiera, vanno realizzati per principio come strutture ventilate (tetto freddo). Le costruzioni prive di spazio di ventilazione (tetto caldo) rappresentano soluzioni a parte e dal punto di vista della fisica delle costruzioni sono da progettarsi a parte. A seconda del tipo di struttura, per ogni tetto si identificano funzioni, costi e impiego di materiali differenti; analogamente varieranno anche gli intervalli di risanamento.

Autorizzazione e consulenza specialistica

Il coinvolgimento di un progettista o di un perito edile per la realizzazione delle misure dipende fondamentalmente dall’esigenza o meno di presentare una denuncia o richiedere un permesso alle autorità. Se l’intervento si limita a misure costruttive di conservazione, risanamento o miglioria della casa, come possono essere la sostituzione delle finestre o della copertura del tetto, di norma è possibile procedere anche senza ingaggiare un professionista. In questi casi, infatti, sarà la ditta incaricata della posa a occuparsi anche della progettazione. Va tenuto presente, tuttavia, che non tutte le categorie di professionisti sono abilitate alla progettazione. Una variazione di peso della copertura, per esempio, può richiedere nuovi calcoli statici.

Se si procede a modifiche strutturali (aggiunta di abbaini o lucernari, sostituzione della capriata, ecc.) di norma il committente è tenuto a richiedere il permesso alle autorità competenti. Se nel corso delle opere si procede anche a modifiche strutturali o aggiunte sarà necessario produrre una documentazione da presentare ai fini della richiesta di permesso a costruire. Di norma, tuttavia, esistono anche eccezioni che permettono di effettuare l’intervento senza richiedere permessi o fare denunce. Per non incorrere in problemi di natura legale, è in ogni caso consigliabile consultare lo sportello unico per l’edilizia del proprio comune prima di iniziare i lavori.

Particolare attenzione va prestata nel caso di edifici sottoposti a tutela o in presenza di altri vincoli amministrativi, come per esempio la tutela del paesaggio. In questi casi è preferibile farsi consigliare da un esperto e chiedere informazioni direttamente allo sportello unico per l’edilizia. Nel caso si progetti il risanamento termico di un edificio vecchio o la rimozione di difetti costruttivi di un edificio nuovo, è, inoltre, opportuno rivolgersi ad un ingegnere edile o consulente energetico. Se questa funzione possa essere svolta anche da uno studio di progettazione dipende dall’ambito di attività dello studio.

L’esperto PREFA consiglia:: Informati prima

La cosa migliore è informarsi sui materiali da preferire e sui colori desiderati ancor prima di rivolgersi al lattoniere o al perito edile di fiducia. A varie fiere avrai buone possibilità di farti un’idea già in anticipo sulla gamma di soluzioni possibili. In più richiedere dépliant e materiale informativo PREFA gratuito o consultare la galleria fotografica online per farti ispirare dai tanti edifici risanati e di nuova costruzione. A questo punto potrai sottoporre al tuo progettista o professionista i modelli di tetto e abbaino, i colori, le varianti di posa e gli elementi per tetto che preferisci. Fatto ciò, l’esperto saprà consigliarti in merito alle condizioni statiche e alle possibilità che ne risultano per il rifacimento del tuo tetto. Questo è il modo più veloce per realizzare i tuoi propositi.

La scelta dei materiali

Un tetto robusto assolve a numerose funzioni: protegge la casa dal vento e dalle intemperie, trasmette a chi vi abita un senso di sicurezza e allo stesso tempo incide molto sull’impatto estetico dell’edificio. Nella migliore delle ipotesi, la casa e il tetto formano un tutt’uno che si inserisce bene nell’ambiente circostante o che addirittura costituisce l’attrazione di tutto il vicinato. La scelta giusta del materiale, del colore, della forma e della struttura superficiale giocano un ruolo di primo piano. Può succedere che la forma e l’inclinazione del tetto o le normative regionali (per es. piano regolatore, disposizioni comunali) condizionino a priori la scelta del materiale. A ciò si aggiunge il fatto che ai tipi di copertura tradizionali con coppi, lastre di cemento, scandole di legno o scisto nell’architettura moderna si vengono sempre più spesso sostituendo materiali più flessibili, moderni e resistenti. Di norma questi si lasciano anche abbinare cromaticamente all’ambiente circostante o ad altri elementi tipo canali di gronda, cancellate, persiane, tapparelle avvolgibili, finestre e quant’altro. Ciò considerato, molti clienti oggigiorno optano per un tetto in lamiera. Scegliendo un tetto metallico, tuttavia, è consigliabile prenderne uno che non arrugginisca, cosicché tu lo possa apprezzare per molti anni a venire.

PREFA offre soluzioni complete e affidabili per il risanamento del tuo tetto e della tua facciata, comprendenti tutte le componenti necessarie a garantire una protezione sicura e duratura della tua casa dai fenomeni meteorologici. Questo sistema completo integra alla perfezione tetto, grondaia, facciata e impianto solare. Con un catalogo di oltre 5000 prodotti diversi in alluminio, dagli accessori alle componenti per la raccolta delle acque pluviali agli elementi di rivestimento per tetti e facciate, tutti gli articoli della gamma PREFA si abbinano fra loro alla perfezione. L’alluminio, inoltre, è estremamente plasmabile e permette, quindi, di esaudire qualsiasi richiesta in fatto di costruzione: in più, l’assortimento di colori standard di PREFA comprende 29 colori e lascia la più ampia libertà progettuale. A seconda del prodotto, PREFA ti permette di scegliere fra fino a 16 colori in qualità P.10 e 13 altri colori standard. L’ampia gamma di colori va da tonalità moderne come antracite e nero a colori come rosso cotto, che conferisce al tuo tetto PREFA appena rivestito un’estetica di laterizio classica.

Qualsiasi forma abbia il tuo tetto, l’alluminio ti offre la massima flessibilità dal punto di vista estetico oltre che tecnico e una immensa libertà progettuale. PREFA ha il prodotto giusto non soltanto per i tetti a spiovente, ma anche per quelli con scarsa inclinazione: Prefalz per es. si monta già a partire da una pendenza di 5°, tegole e scaglia 44 × 44 a partire da 12° (fanno eccezione i tetti piani). I sistemi per copertura PREFA sono forti, robusti, inossidabili, resistenti alle intemperie e contemporaneamente molto leggeri. Da qui deriva un ulteriore grande vantaggio: a differenza di una nuova copertura pesante, i pannelli in alluminio non richiedono di norma un rinforzo della capriata, intervento che, proprio nel caso del rifacimento di edifici più datati, costituisce una voce di costo non indifferente. In più, nelle zone interessate da alti carichi di neve, l’ossatura del tetto non viene a dover sorreggere pesi inutili. Nel caso di edifici storici, infine, la spiccata malleabilità dell’alluminio permette di rivestire in tutta sicurezza ogni angolo e spigolo. Anche le costruzioni a struttura irregolare, come può essere il tetto di un vecchio fabbricato rurale, si lasciano ricoprire egregiamente con un tetto leggero in alluminio. I tanti vantaggi che accompagnano l’alta qualità del prodotto e la durata nel tempo della materia prima, assicurano ai progettisti, ai posatori e ai committenti un altissimo livello di sicurezza. PREFA fornisce questa garanzia addirittura nero su bianco, concedendo 40 anni di garanzia sul materiale e sui colori.

L’esperto PREFA consiglia:: servizio fotografico

L’esperto PREFA consiglia: con il servizio fotografico ti fai preparare un fotomontaggio della tua casa con il suo nuovo look firmato PREFA!

Costi e tempi

Naturalmente è l’entità della ristrutturazione a rappresentare il maggiore fattore di costo: ad esempio, si rinnova soltanto la copertura o si esegue anche una ristrutturazione termica? Decisivo è poi lo stato effettivo del tetto. Accanto a queste voci, possono avere grande influenza sui costi anche l’articolazione del tetto (forma, inclinazione, abbaini, camini, lucernari, ecc.), la sua struttura e i prodotti selezionati. Fattori importanti sono poi l’ubicazione della proprietà e l’accessibilità al cantiere. Nelle zone rurali, ad esempio, l’accesso al cantiere e lo stoccaggio dei materiali sono di solito più semplici che non in città. Questo, a sua volta, comporta una variabilità dei prezzi a livello regionale. Nella scelta del lattoniere, occorre tener presente che le imprese regionali potrebbero forse essere in grado di valutare meglio determinate caratteristiche geografiche come il lato più battuto dalle intemperie, i picchi di vento, i carichi massimi di neve, ecc. e quindi includerle nelle loro valutazioni. Significativa è, inoltre, la quantità di lavoro proprio che si ha intenzione di prestare, sempre che ciò sia possibile di comune accordo con le ditte esecutrici.

Se il tetto va sostituito a causa di danni provocati da calamità naturali (ad es. tempeste), consigliamo anche di consultare la propria compagnia assicurativa prima della ristrutturazione. Questo perché i danni potrebbero essere coperti dalla polizza e le spese di riparazione in questo caso sarebbero comunque a carico dell’assicurazione.

A seconda dei casi, la spesa per un nuovo tetto (compresa la sottostruttura, l’isolamento, ecc.) si aggira tra i 25.000 e i 60.000 Franchi Svizzeri. Ma si tratta di una stima approssimativa. Per conoscere il costo totale del tuo progetto, è necessario che tu ti faccia fare un preventivo da un conciatetti o da un lattoniere di tua fiducia. Il prezzo esatto richiede calcoli accurati da cui scaturisca un’offerta su misura per le tue esigenze e le condizioni della tua casa, calcoli che tengano conto di molti fattori come le dimensioni del tetto, la sua articolazione, l’inclinazione e lo stato generale.

A seconda dell’entità dell’intervento e delle dimensioni dell’immobile, le misure possono richiedere tempi diversi. Anche le condizioni meteorologiche, l’accessibilità al cantiere e il numero di dipendenti delle imprese esecutrici influiscono sui tempi di realizzazione. Una ristrutturazione completa, comprendente il rifacimento della sottostruttura e dell’isolamento termico, può non di rado richiedere diverse settimane. Se si tratta di sostituire soltanto la copertura, invece, normalmente si finisce in pochi giorni.

PREFA ti aiuta a risparmiare tempo e denaro già durante il montaggio: i prodotti sono studiati appositamente per permettere una messa in opera facile e veloce. Inoltre, in virtù dell’esiguo peso dell’alluminio, di solito non è necessario sostituire o rinforzare la (vecchia) capriata. Grazie alla sua longevità e ai bassi costi di manutenzione, la ristrutturazione con un tetto PREFA ripaga anche per le generazioni future!

Chiedi all’impresa quanto tempo ci vuole di solito per rifare la «superficie di un tetto standard», ad esempio un tetto a spioventi senza abbaini, lucernari, gole, ecc. Anche un buon coordinamento fra le aziende e i subcommittenti ha il suo peso: aziende che hanno lavorato insieme in passato conoscono i rispettivi metodi di lavoro e sanno già chi s’incaricherà di cosa. Così non potrà accadere, ad esempio, che determinate prestazioni non siano comprese nei preventivi perché, magari, il lattoniere pensava che se ne occupasse il carpentiere e viceversa, situazione questa che potrebbe causare costi aggiuntivi imprevisti o addirittura ritardi, perché prima bisogna ordinare il materiale o cose del genere.

L’esperto PREFA consiglia:: Fissa le scadenze!

Ti raccomandiamo di farti dare le date concordate per iscritto e di comunicarle a tutte le parti coinvolte. Certo, sempre fidandoti del tuo istinto: nel caso di aziende locali, dove i professionisti sono ben noti, questa precauzione potrebbe non essere necessaria.

Finanziamenti e sovvenzioni

Nel caso del rifacimento di tetti energetici o del passaggio a fonti di energia rinnovabile, spesso è possibile richiedere un sostegno finanziario. Di norma si tratta di agevolazioni fiscali, prestiti a tasso agevolato o sovvenzioni dirette agli investimenti. Se magari il numero di sussidi e sovvenzioni statali è limitato per mancanza di fondi, è possibile che ci siano altri enti da contattare a livello cantonale.

Per portare a termine il progetto in modo rapido ed economico, c’è bisogno di una buona pianificazione e di un buon coordinamento fra i professionisti ingaggiati, dal lattoniere al carpentiere al muratore.

Volendo, si può concordare con le aziende selezionate che alcune opere vengano eseguite per conto proprio dal cliente, per risparmiare denaro. Tuttavia, va tenuto presente che in questo caso i lavori potrebbero procedere più a rilento perché il cliente spesso non dispone delle risorse di tempo e del know-how delle aziende. Inoltre, la realizzazione parziale di lavori per conto proprio può comportare la perdita della garanzia, che quindi verrebbe a mancare nel caso insorgano difetti a posteriori.

2. Preventivo

Anche in questo caso, dipende dalla natura e dalla portata dell’intervento previsto. Se si rinnova solo la copertura del tetto, si chiamerà un lattoniere o un conciatetti. Se c’è da rifare la capriata bisognerà aggiungere un carpentiere; idem per i lavori di trasformazione e ampliamento. Questi, di solito, richiedono anche altre figure professionali, come muratori a secco, elettricisti, piastrellisti, ecc. Le modifiche alla struttura dell’immobile che si discostano dagli ultimi progetti approvati, inoltre, esigono l’intervento di un progettista, di un perito edile o di un architetto che s’incarichino dell’elaborazione complessiva del progetto, della pianificazione del cantiere, del monitoraggio dei lavori e dell’ottenimento degli eventuali permessi a costruire (vedi punto 1).

Nota bene: per motivi di garanzia e di qualità, la posa di qualsiasi prodotto PREFA va affidata esclusivamente ad aziende specializzate. Seguendo questo link troverai le aziende autorizzate all’installazione e al montaggio dei prodotti PREFA della tua zona.

Per poter scegliere nella maniera più oculata, è bene farsi sottoporre diversi preventivi e confrontare i prezzi. A tal fine è necessario disporre di una descrizione quanto più precisa possibile delle singole prestazioni. Solo così si sarà in grado di comunicare chiaramente le prestazioni desiderate e di confrontare facilmente le offerte, evitando interventi a posteriori che esulano dal preventivo originario.

I preventivi devono partire dagli stessi presupposti per quanto riguarda l’entità dei lavori, altrimenti risulta difficile confrontarli. Osserva attentamente i prodotti selezionati, i nomi dei modelli e le quantità. Vengono indicate quadrature esatte o c’è soltanto la dicitura «Fatturazione in base al consumo di materiale/tempo effettivo»? Controlla le condizioni di pagamento: è richiesto un pagamento anticipato o sono previsti sconti? Leggi bene anche le clausole a piè di pagina o scritte a caratteri minuti, chiedi chiarimenti su eventuali voci aggiuntive come un forfait di allestimento del cantiere o costi di smaltimento. A seconda del tipo di copertura da rimuovere, infatti, questi costi possono variare, per esempio se si tratta di semplice laterizio o piuttosto di materiali contenenti amianto.

Rispetto delle normative

Nella realizzazione di un tetto bisogna attenersi alle normative nazionali. Il preventivo dovrà, pertanto, presentare tutte le voci necessarie a tal fine. L’eventuale aggiunta di voci a posteriori può comportare un notevole aumento dei costi. In quanto non addetto ai lavori, tuttavia, per il cliente finale questo tipo di verifica è difficile. Richiedi assolutamente l’assistenza di un esperto!

L’esperto PREFA consiglia:: Documenta le modifiche per iscritto e fattele confermare!

Assicurati che le modifiche e gli accordi siano documentati nero su bianco. Nel caso estremo, gli accordi a latere divergenti dalla conferma d’ordine ufficiale sono inefficaci se il cliente non è in grado comprovarli.

3. Fase esecutiva

Se fai ristrutturare il tuo immobile, agirai a titolo di «costruttore». Di regola, si presumerà che l’immobile da ristrutturare sia di tua proprietà o che tu disponga dei diritti necessari per far eseguire gli interventi in oggetto. Naturalmente, ciò comporta anche una certa responsabilità. Purtroppo, non è sempre facile monitorare sufficientemente le singole fasi di attuazione, in quanto spesso non si possiedono le competenze né si ha il tempo necessario per farlo.

Anche delegando ad altri il compito di curare singoli aspetti della ristrutturazione, come la progettazione e l’esecuzione, la responsabilità complessiva del progetto resta comunque a carico tuo. È, inoltre, importante garantire le necessarie condizioni di sicurezza sul lavoro e assicurarsi che tutte le persone che lavorano in cantiere siano correttamente dichiarate. Gli accordi presi con tutte le imprese di progettazione ed esecuzione vanno espressamente fissati per iscritto nei relativi contratti. In caso contrario, al verificarsi di un danno ciò potrebbe rivelarsi costoso o avere addirittura conseguenze giudiziarie.

Il coordinamento temporale e il controllo delle scadenze e delle opere dei vari professionisti può essere demandato a un responsabile di cantiere. Se ne può incaricare anche un architetto, che successivamente si occuperà della fatturazione dell’intera opera. Il direttore di cantiere agisce da intermediario tra il committente, le imprese esecutrici e tutte le autorità competenti.

In qualità di committente, dovresti visitare regolarmente il cantiere e consultarti con le aziende coinvolte durante l’intera realizzazione o per lo meno durante singole fasi. Fissando a priori un’apposita tabella di marcia potrai individuare determinate «pietre miliari» nell’avanzamento dei lavori che ti permetteranno di mantenere uno sguardo d’insieme della fase esecutiva.

Checklist esecutiva: : Ecco cosa puoi fare per evitare intoppi.

  • Richiedi i dati di contatto di tutti i professionisti e dai loro i tuoi.
  • Assicurati di essere reperibile telefonicamente per l'eventualità di problemi o domande.
  • Idealmente, dovresti fare un sopralluogo in cantiere ogni giorno e documentare i progressi con delle foto.
  • Documenta le scadenze non rispettate e le carenze evidenti per iscritto e con foto. Esigi il rispetto delle scadenze.
  • Le visite senza preavviso non sempre sono gradite. Cerca di trattare le aziende e i lavoratori coinvolti con rispetto.

4. Fase successiva al completamento dei lavori

Prima del collaudo si fa sempre un’ispezione assieme all’esecutore dei lavori. In questa sede, si chiariscono le questioni ancora aperte e si mettono a verbale le carenze. Nota bene che con il collaudo attesti che la parte esecutrice ha adempiuto al contratto e le opere eseguite passano sotto la tua responsabilità di committente. Da questo momento iniziano a decorrere anche i termini di garanzia. Il collaudo dei lavori, quindi, va assolutamente effettuato seguendo un protocollo scritto che riporti le seguenti informazioni.

  • ditta esecutrice
  • elenco delle carenze riscontrate e scadenze per la rettifica
  • una giustificazione nel caso di diniego del collaudo
  • luogo e data
  • firma di tutte le parti interessate

È importante non firmare nulla sotto pressione o senza aver controllato. Il pagamento è dovuto soltanto a collaudo avvenuto e previa rimozione degli eventuali difetti. In presenza di difetti, si consiglia di non saldare integralmente l’importo dovuto: le imprese sono più motivate a procedere ad azioni correttive al più presto se c’è una somma di una certa entità ancora da incassare.

Poca manutenzione, robustezza, resistenza alle intemperie e durabilità: grazie alla sua enorme forza, un tetto PREFA ti renderà ottimi servigi per molti anni. Per mantenere la funzionalità della copertura e dei rivestimenti in lamiera nel tempo raccomandiamo controlli periodici di manutenzione. Soprattutto dopo rigidi periodi invernali, tempeste o altri fenomeni meteorologici estremi, è bene controllare il tetto, la facciata e i sistemi di drenaggio. Inoltre, si consiglia di pulire regolarmente i tubi di scarico dell’acqua piovana, le grondaie, i collettori di acqua piovana e le gabbiette fermafoglie.

Nei prossimi 40 anni, il tuo tetto sarà esposto a circa 75 000 ore di sole e 35 000 litri di acqua piovana al metro quadro, ma non preoccuparti, PREFA ti offre la massima sicurezza. A partire dalla data di posa/montaggio indicata sul certificato di garanzia, PREFA ti dà 40 anni di garanzia sul materiale di base contro rottura, corrosione (ruggine) e danni provocati dal gelo e una garanzia di 40 anni sul colore contro scheggiatura e formazione di bolle sui prodotti con superficie PREFA P.10. Qui troverai tutti i dettagli sulla garanzia sul materiale e sul colore e potrai altresì richiedere il certificato di garanzia al completamento del tuo nuovo tetto.